Per la realizzazione di un buon reportage è necessario conoscere a fondo tutti gli aspetti che riguardano la storia che andremo a raccontare. Meglio ci documenteremo e con più efficacia sapremo quali immagini non potranno assolutamente mancare. È anche importante che il fotografo sappia con chiarezza quale sia il motivo che lo spinge volersi occupare di una determinata realtà e di cosa ,attraverso di essa, voglia parlare.Qualche volta, potrebbe capitare che durante la fase di realizzazione vengano alla luce elementi in partenza non considerati e potenzialmente in grado di cambiare il nostro punto di vista. Un buon fotografo saprà far fronte a questa eventualità, pronto ad ampliare o invertire le proprie prospettive.
“Quando ho saputo che avrei potuto dedicarmi a questo progetto ero al settimo cielo. Un anno d’attesa infruttuosa aveva quasi ucciso ogni mia speranza. Invece no! Certo del fatto che sarebbe stato un lavoro lungo e impegnativo, era necessario, per me, che loro fossero le persone giuste: sobrie, preparate e simpatiche. Ero preoccupato, ma oggi posso dire di esser stato davvero fortunato. Ho consultato specialisti, ho letto trattati e libri scritti da chi aveva vissuto un esperienza simile. D’altronde so bene che prepararsi a fondo è l’unico modo per raggiungere buoni risultati. Quando la carica emotiva sprigionata dalla storia che racconti è cosi tanta, non è affatto facile gestirla. Rimanere lucidi è importante, così da riuscire a raccontare tutti gli aspetti della quotidianità di una famiglia senza tralasciare nulla. Questo lavoro sarà una finestra aperta dalla quale potersi affacciare per guardare dentro. La mia speranza è che chi decida di farlo lo faccia sgombrando mente e cuore da ogni pregiudizio.