Sono stato molto contento quando questa fotografia è stata selezionata per Arles. Lo scatto fa parte del mio progetto sulla comunità curda di Roma, che troverete, completo, nella sezione “projects” del sito (cliccando qui).
Serhat sta preparando il cay (te nero), bevanda prediletta del popolo curdo, del quale, a mio parere, simboleggia lo spirito di condivisione e di accoglienza. Vi assicuro che, se mai vi dovesse capitare di recarvi ad Ararat, vi sarà senz’altro offerto un bicchiere fumante di cay. Durante le mie innumerevoli visite al centro, ho scattato decine e decine di fotografie in cui i curdi preparano, servono o sorseggiano questa bevanda. Alla fine ho scelto questa, perché secondo me rende solenne, in giusta misura, un gesto semplice e quotidiano, ciò non di meno ricco di profondo significato. Va detto che, infatti, la preparazione del cay, se eseguita a regola d’arte, assume tutti i connotati di un vero e proprio rituale.
Sono particolarmente legato a questa immagine perché Serhat, allora da pochi giorni a Roma, sarebbe diventato presto per me come un fratello.
“Serhat prepara il cay” Roma, 2018